mercoledì 20 luglio 2011

Perchè leggere Oriana Fallaci?

Difficile contestare Tiziano, gli unici argomenti di dibattito aperti riguardano la sua posizione iniziale nei confronti dei Khmer Rossi e lo scambio epistolare con Oriana Fallaci seguito agli attentati dell'11 settembre.

Di Oriana non so quasi nulla. Non ho una televisione, ma ricordo che una sera entrai nel salotto dei miei, mentre la TV ne stava mostrando un'intervista. Stava pronunciando la frase: "non dico che tutti gli islamici siano terroristi, ma tutti i terroristi sono islamici" (o qualcosa di simile).

Tanto bastò per ignorare il resto del discorso, ma che sia vero? Vediamo un po': io sono italiano. L'unità d'Italia risale al 1861. Da quel tempo il bel paese ha sempre dovuto convivere con varie forme di terrorismo. Già alle sue origini vi erano i carbonari, terroristi patrioti che volevano ricacciare il nemico oltre i confini del paese. Non erano arabi, ne tantomeno islamici. Forse cattolici, ma vicini a quel laicismo eredità della rivoluzione francese. Da li alla prima guerra mondiale terroristi erano soprattutto i cittadini del sud che non volevano passare sotto la sabauda insegna. Forse non praticanti, ma sicuramente tutti battezzati nel nome di Gesù. Dopo la prima guerra mondiale fu il tempo del fascismo e della sua applicazione quasi scientifica del terrore (divenuta poi scuola per tutti i rivoluzionari). Finita questa buia epoca vennero gli anni di piombo. I terroristi allora erano italiani, sicuramente battezzati con rito cattolico, appartenenti alle brigate rosse e alle brigate nere. Anche la mafia con la stagione delle stragi ha aderito, anche se per un breve periodo, alla strategia del terrore (sicuramente cattolici bigotti come si addice ai mafiosi di alto rango).

Cosa diciamo allora? Che non tutti i cristiani sono terroristi, ma che tutti i terroristi sono cristiani? E quanti attentati di matrice islamica ci sono stati nel nostro paese? Io non ne ricordo nessuno! Per ragioni di brevità non ho parlato in questa sede del terrorismo internazionale (Pinochet, IRA, ETA, eccetera eccetaera).

Possibile che una giornalista suppostamente preparata ignori queste cose? Deve essere ignorante o in malafede! In ogni caso non avevo nessun interesse nel seguire il resto dell'intervista.

Oggi scopro che Tiziano si disturbò a scrivergli una risposta, perchè? Probabilmente Oriana Fallaci non è, o non è sempre stata, la persona da cui ho sentito la suddetta frase. Allora ho deciso di scoprire qualcosa di più su di lei.

Il brutto è che nessun trovo nessun opinionista di spessore che la difenda o che, perlomeno, mi dia una buona ragione per leggere un suo libro. Ovviamente non considero opinionisti di spessore Sgarbi, Ferara, Feltri, Belpietro e simili.

Vorrei che qualcuno che ha letto i suoi libri, mi suggerisse un titolo e una buona ragione per leggerlo. Vorrei anche che mi venissero segnalate interviste, recensioni o video presenti su Internet, che "prendono le sue difese".

7 commenti:

  1. Ma come? Come hai fatto a non fermarti dopo l’affermazione che lei disse in quell’intervista? Perché non hai provato a chiederti il perché una persona con così tanto spessore etico e così intelligente stesse dicendo una frase simile? Avresti dovuto restare lì a sentire cosa avrebbe detto poi, sicuramente avrebbe dato una valida motivazione. Insomma, ti sembra davvero una persona così superficiale?
    La considero una grande Realista e quel giorno ha detto una grande verità! Non ha fatto di tutta l’erba un fascio ma ha solo detto che il terrorista è islamico!
    Io non so se nel passato brigate rosse o nere che siano, di cui parla anche lei in uno dei suoi libri, si siano mai introdotte in una scuola e messo sotto sequestro terrorizzando e seviziando 1200 bambini, come hanno fatto gli islamici nel 2004. Voglio solo ricordarti la Strage di Beslan! Non ci sono parole!!!
    Io credo che Oriana siamo molto simile a Tiziano! È stata anche lei in Vietnam a Saigon, sul fronte del sud, in Cambogia intervistando con indomito coraggio sia gli americani (invasori!) che i capi di stato. Ha intervistato personaggi come Gheddafi e Ayatollah Khomeini insomma ha raccontato la storia, ha vissuto la storia lei è storia. Molto spesso racconta di aver avuto paura ma questo non l’ha fermata, Oriana voleva raccontarci la storia proprio come lui! “Niente e così sia” è una cronaca che racconta quanto sbagliata fosse quella guerra, te la consiglio. Lei ha visto in faccia la morte più di una volta esattamente come Tiziano, ma in particolar modo nella rivolta studentesca del 68 in America. Dove è stata creduta morta e gettata nella mischia di altri cadaveri.
    Oriana merita la stessa attenzione che merita Tiziano, per questo lui si disturbò, come dici tu, a scriverle una risposta.
    Lei era una grande scrittrice, metteva i suoi sentimenti in ciò che scriveva, sapeva capire l’anima della persona che intervistava e Tiziano lo sapeva. E io credo che lei meriti la tua attenzione.

    Voglio ricordare anche questo piccolo pezzo di storia, era un personaggio così influente che rimarrà celebre per sempre la frase suggerita a Conrad nel secondo attracco sulla luna “Sarà pure stato un piccolo passo per Neil ma per me è stato proprio lungo”.

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  2. "Scusa se ti scrivo un lunga lettera, ma ho poco tempo... " Alessandro Manzoni.

    Intanto grazie per l'eloquente risposta, sia per i contenuti, che per il tono perfettamente in linea con il blog (sembra che nei vari forum sia impossibile parlare della Fallaci senza incappare in insulti).

    Perchè mi sono fermato subito nell'intervista, bollando come superficiale una persona di tale spessore? Mi vergogno a dirlo, ma perchè non la conoscevo (e tutt'ora non la conosco). Quando dici che sapeva capere l'anima di chi intervistava, mi dai una buona ragione per leggerla. Potrei cominciare con "niente e cosi sia" come tu mi hai suggerito.

    Quando dici: "credo che meriti la tua attenzione", mi fai troppa grazia. Sono un lettore mediocre, anche se voglio capire... ma scrittori come lei sicuramente valgono 1000 volte la mia attenzione.

    Non arrabbiarti, ma l'intervista ho provato a riascoltarla come tu mi hai consigliato, ma se andavo avanti mi passava la voglia di andare in biblioteca a cercare il libro... troppa violenza e troppo odio nelle sue parole, e credo che in questo momento ci sia bisogno di tutt'altro. Sicuramente come tu dici ne ha dato anche delle ottime motivazioni, per cui non voglio condannare, ma quando una getta un seme non sai mai su quale terreno andrà a cadere. E spesso questi messaggi finiscono per alimentare razzismo, odio, vendetta... (anche se questo sicuramente non era nelle intenzioni dell'autrice).

    Riguardo al terrorismo: trovo che Belsan sia stata la più orribile delle azioni terroristiche, indipendentemente dal numero di morti: madri che uccidono bambini! Esiste un delitto più orribile??? Le madri venivano dalla Cecenia, dove si stava consumando una guerra orribile. Forse il peggior genocidio dalla morte di Polpot. L'unica guerra dove nemmeno le associazioni non governative, come la croce rossa, potevano accedere. Anche tutti i giornalisti erano stati evacuati. Si dice che la prassi fosse di entrare nei villaggi, prendere tutta la popolazione e portarla nei boschi, dove, la mattina seguente, i familiari scampati potevano ritrovare i loro cari fatti a pezzi (in senso stretto).

    Mi domando: quella di Belsan è stata un azione dettata dalla religione o la disperata vendetta di madri che hanno perso i loro mariti, i loro figli, i loro genitori, il loro villaggio e la loro casa ad opera dei militari russi? Non voglio giustificare, sia chiaro, ho già detto che è stata la più orribile delle azioni terroristiche, ma credo si tratti soprattutto di un azione legata alla guerra piuttosto che ad una religione. E' vero che è stata fatta in nome di Allah, ma spesso la religione serve per darsi coraggio. Come i nostri militari che si andavano a suicidare nel Carso al grido "avanti savoia!".

    Un ultima cosa: senza sbilanciarmi, almeno finchè non vi siano conferme, e, soprattutto, perchè non voglio argomentare su una tragedia troppo recente. Sembra che dietro l'attentato di Oslo ci sia un fondamentalista cattolico di estrema destra. Non so ancora perchè lo ha fatto e cosa rivendichi. Ma certo non mi azzarderei a mettere sotto inchiesta un'intera religione o una classe politica per l'azione di un pazzo. Immagino che tu, come me, sia battezzato e non ti riconosca in nessun modo in quell'attentato.

    Chiusa parentesi! Confermi che "a così sia" possa essere un buon romanzo per cominciare con la Fallaci?

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  3. perchè è la persona che più si avvicina a Terzani!
    scrive molto bene anche lei! infatti ti suggerisco i suoi due best sellers: un uomo, che racconta la vita del uomo di cui era innamorata e, lettera a un bambino mai nato, che è un pò un flusso di cosenza nei confronti di questo bambino che non c'è!
    per quanto rigurda quello che scrive anonimo sono parzialmente daccordo, tanti terroristi islamici, ma come fa capire costa, è una frase del cavolo esagerata, con troppo odio e troppa preferenza per gli americani, come a voler fare la lecchina: 'sonno così arrabiata con gli islamici che devo assolutamente dire qualcosa di esagerato per conquistare gli americani'. per curiosità ho letto ciò che rispose Terzani che bel messaggio di pace e serenità le ha mandato. pare che Terzani avesse perfettamente capito chi era già dalla prima volta che l'aveva incontrata, infatti non permette la corrispondenza che lei gli chiedeva.
    mi fa ridere il fatto che al carnefice di Oslo, non ricordo il nome, non venga etichettata la parola "terrorista" è vero che non siamo a livelli di Beslan perchè si colpisce volutamente dei bambini, ma si colpisce con altrettanta volontà un gruppo di persona che non hanno fatto niente di male.

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  4. Ciao, come dice anonimo leggi quei libri,ho amato la Fallaci per la sua brutale verità, sensibilità e spessore. Apprezzare lei non m'impedisce di conoscere anche altri scritti e pensieri =)

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  5. Si, ma quale libro mi consigli? E perchè?

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  6. il primo "lettera ad un figlio mai nato" inizia e poi ne riparleremo =)

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  7. Di Oriana Fallaci ho letto solo la sua autointervista, dal titolo appunto "Intervista". Mi ha colpito molto lo stile usato dall'Autrice. Quanto ai contenuti, mi è parso stimolante, in ogni caso. Credo, infatti che, anche quando siamo in presenza di tesi così estreme, può essere interessante scoprirne le argomentazioni che le supportano. Grazie per l'attenzione.

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