martedì 27 settembre 2011

Il Dalai Lama resterà guida spirituale per almeno 15 anni

E' impressionante l'antichità e la saggezza della cultura tibetana. Cose da fare impallidire Egiziani e Babilonesi. Una cultura tramandata in maniera certosina dai monaci dei meravigliosi monasteri che popolano il tetto del mondo.

Difficile sopportare la sistematica distruzione di questo patrimonio da parte dei governi cinesi, operata da Mao e dai suoi successori, nell'infame tentativo di far dimenticare al mondo una delle più antiche religioni della storia. Nulla è stato intentato per perseguire questo scopo. E quando dico nulla, intendo davvero nulla.

Eppure, dopo oltre mezzo secolo, il Dalai Lama è ancora li, a rassicurarci con la sua presenza, seppur in esilio in India. Presenza che, secondo i più, la si può avvertire quasi fisicamente. Kundun lo chiamano, "la presenza" per l'appunto.

Oggi dobbiamo ringraziare l'India se i buddisti tibetani sono sopravvissuti alla diaspora. India: la più grande democrazia del mondo, che ha sostituito la cina nel ruolo di grande patria di tutte le religioni. India che ha coraggio di ospitare un nemico dell'unità cinese. Quando il Dalai Lama venne in Italia, nessun esponente del governo lo accolse in visita uffiale, nel timore di fare uno sgarbo agli amici cinesi. I cinesi erano "comunisti", rappresentavano la cultura del male, la cultura dell'odio, dell'immoralità... a detta di un noto politico italiano. Ora che sono ricchi sono un paese amico, un paese in crescita, un'alleato a cui appoggiarsi... adesso che ci servono i loro soldi ci siamo persino dimenticati che la Cina da sola esegue più condanne a morte di tutto resto del mondo messo assieme.

Insomma, siamo democratici e per la libertà di religione, nella misura in cui i Cinesi ce lo consentono, mentre gli Indiani continuano a garantire questo diritto a tutti, persino ai monaci tibetani. Avreste mai pensato che un giorno l'India ci avrebbe dato lezioni di democrazia?

Terzani conobbe il Dalai Lama, e disse che aveva in comune con tutti i grandi la semplicità nei modi e nel pensiero, alla quale aggiungeva la sua splendida risata.

Oggi il Dalai Lama ha affermato che continuerà ad essere guida religiosa per altri 15 anni, poi deciderà. Forse questa non è una rivoluzione, ma in qualche modo è rassicurante sapere che "la presenza" non ci abbandonerà, e continuerà ad essere guida di religione, di libertà, di pace e di amore tra i popoli.

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