venerdì 3 febbraio 2012

Dopo una lunga latitanza

Rieccomi dopo tanti giorni di assenza. Peccato, sono successe un sacco di cose nel frattempo. Alcune eclatanti come il precipitarsi della situazione politica in IRAN e la caduta del governo Berlusconi, altre apparentemente di minor rilievo, come l'affondamento della Costa Concordia. Non basterebbero 100 libri per scrivere tutto, ma da oggi cercherò di farlo. Nel frattempo credo sia ora di porre l'attenzione a notizie che i giornali evitano di mettere in rilievo. Pazzesco parlare di spread mentre voci sempre più attendibili parlano di un'imminente attacco da parte degli israeliani in IRAN... Sarebbe bello parlare anche di cose che non interessano più a nessuno, come la situazione in Tibet, che, dopo le olimpiadi, sembra non suscitare più nessun interesse. La notizia più interessante di questi mesi credo che riguardi le elezioni nei due paesi di Xintiandi e Xiaxi. Per la prima volta in Cina due candidati indipendenti si presentano alle elezioni e vincono. Strano che la notizia più importante (secondo me) sia una buona notizia vero? Un domani, volente o nolente, dovremo subire il condizionamento della Cina, esattamente come ora lo subiamo dagli stati uniti. Sta già succedendo. I cinesi si rifiutano di stampare le nostre enciclopedie, a meno di non rivedere i termini che riguardano la rivoluzione popolare, ci vietano di ricevere in forma ufficiale il Dalai Lama e decidono in quali settori della nostra industria intervenire. Non nascondo che la cosa fa paura. Sono sempre stato un fervido oppositore del modello imperialista americano, ma l'idea di passare dagli Yenky alla Cina non mi solletica affatto. Vediamo se queste elezioni a cui diamo poca importanza, fatto per altro comprensibile vista la risibile dimensione dei due comuni coinvolti, saranno la miccia che porterà democrazia anche in Cina. La democratizzazione della Cina è uno degli elementi fondamentali per poter mantenere viva la, seppur malata, grande democrazia occidentale.

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